L'arte è individuale, non è una professione, è una libera espressione.
Home
Il mio IN-UTILE
(come un campanello stonato)
SECONDO IL PUNTO DI VISTA 
 
Il mio profilo
Il mio In-Utile
Il percorso dei pellegrini
Le tappe dei pellegrini
L'ultima cena
Pinocchio
Il Quercione di Pinocchio
Presentando il catalogo, ritengo opportuno dare inizio con alcuni miei pensieri sulla critica, in particolare quella sulla pittura, evidenziando il colpo d'occhio della gente comune.
Esprimo le sensazioni che provo dipingendo e sul ruolo (importante) dei colori della natura.
Accompagno questa presentazione con alcune RIFLESSIONI POETICHE, che in parte ho composto appositamente per alcuni quadri, altre le avevo in precedenza e non fanno alcun riferimento alle opere esposte.
Questo inserimento cronologico aiuta lo spettatore ad entrare in sintonia confidenziale con i quadri stessi.
Premetto che il titolo in-utile non lo avevo previsto, mi si è presentato all'improvviso nella mente, mentre lavoravo a questo catalogo, ed ho capito che era adatto a questa presentazione, in quanto ritengo utile anche ciò che può apparire inutile. Credo che nella vita siamo utili anche quando ci sentiamo inutili (non disperiamo mai).
Anche un campanello stonato può sempre trovare utilità nella vita dell'uomo.

                                                                                               Giuseppe Fami  
Sfogliamo alcune pagine del catalogo









Dalla Francigena, giungono,
i pellegrini da ogni dove,
sostano al castello di Altopasso,
per raggiunger Roma "Jubilaeum",
ove tutti si ritrovano.
 








Il freddo che penetra nell'ossa,
stringe il pellegrin per via,
già stanco e con la fame,
ha solo un cane per compagnia
 










Grande battaglia nei pressi d'Altopasso,
fra cavalieri in opposte armi,
tra la polvere si odon grida di dolore,
di spade suoni stridenti,
nitriti di cavalli feriri e genti ancora morenti.
 










Or, nata la contesa,
si scontran per via,
tra botte, colpi di mazze,
ferite di spada e malanni,
finchè dan resa deponendo le armi.
 








Strada facendo s'incontrano,
nell'attimo, un cenno salutando,
cavallo e cavalier, fermi restando.
 











Ildebrando, cavaliere solitario,
amante di avventure,
senza patria e senza allori,
va sognando, altre imprese e nuovi amori.
 













Ormai finito al castello il giro di ronda,
i cavalieri rientrano lenti,
con passi cadenzati di cavalli stanchi.
 














Nel castello della Magione,
servienti, cavalieri e personale,
preparan lo necessario per l'Ospitale.
 












Mangiavano in piazza per festeggiare Sant'Jacopo Maggiore,
offerti i maccheroni dell'untuoso calderone
,
ma per un pane di segale e un bicchier di vino di piano,
pagavano una pistacchia nera,
sonante sulla mano.
 












Rustio, cavalier errante senza pretese,
svezzo, ma inesperto nella guerriglia,
fugge lontan onde evitar contese,
cercando amori, piaceri e gozzoviglia.
 













Giunto al castel d'Altopasso,
fremente, ansimante e bavoso,
cavallo e cavalier si apprestano al riposo.
 
 










Al calar del sole,
nell'ora dell'Ave Maria,
si odon rintocchi lenti,
la Smarrita chiama al paese
tutte le genti.
 
 









Altopascio, Chiesa di San Jacopo sec. XII

...o per bravura o per gioco,
...e su per la facciata,
da cornicione e capitello,
salgon sui timpani ad abbracciare il leoncello.
Giuseppe Fami - Via A. Gramsci, 2 - 55011 Marginone (LU)
tel. 0583 286459 - email: fami.giuseppe@yahoo.it